Il Decreto Semplificazione e innovazione digitale è legge: dentro, ci sono nuove regole e strumenti per la digitalizzazione dei servizi pubblici
Il Decreto Semplificazione e Innovazione digitale (DL n. 76/2020), al Titolo III, contiene le previsioni normative per velocizzare il processo di trasformazione digitale del Paese.
Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge di conversione 120/2020, diviene operativo l’insieme di norme che ha il fine di ridisegnare la governance del digitale, accelerare la digitalizzazione dei servizi pubblici e semplificare i rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione anche in ottica di diffusione della cultura dell’innovazione e superamento del divario digitale, con un’attenzione anche all’accesso agli strumenti informatici delle persone con disabilità.
Nello specifico:
- entro il 28 febbraio 2021, tutte le amministrazioni sono tenute ad avviare il passaggio dalle diverse modalità di autenticazione online al Sistema Pubblico di Identità Digitale – SPID e alla Carta d’Identità Elettronica (CIE);
- da tale data le amministrazioni non potranno più rilasciare o rinnovare le vecchie credenziali. Potranno essere utilizzate le credenziali rilasciate in precedenza fino alla loro naturale scadenza e non oltre il 30 settembre 2021;
- l’identificazione digitale è equiparata all’esibizione di un documento d’identità ed è estesa per l’accesso ai servizi dei concessionari pubblici e delle società a partecipazione pubblica;
- sono previste misure di semplificazione per il sistema di qualificazione dei conservatori di documenti informativi e dei prestatori di servizi fiduciari e di valorizzazione del patrimonio informativo pubblico attraverso la Piattaforma digitale nazionale dati.
Tutte le novità sono elencate nella speciale scheda del Ministero dell’Innovazione.
Fonte: Omnia del Sindaco