Il provvedimento contiene ulteriori risorse destinate al ristoro dei settori produttivi maggiormente colpiti dal DPCM 3 novembre 2020
Il DL Ristori Bis interviene con ulteriori risorse destinate sia al ristoro delle attività economiche interessate che al supporto dei loro lavoratori.
In particolare, il decreto prevede:
- per le zone rosse, indennizzi a fondo perduto con bonifici diretti sul conto corrente, fino al 200% di quanto già erogato nel mese di aprile con il Decreto Rilancio;
- per le zone arancioni una maggiorazione del 50% per gelaterie, bar, pasticcerie ed alberghi che si aggiunge a quanto già disposto dal primo decreto ristori arrivando al 200%;
- per alcuni settori nuovi ristori dal 50% al 200% a livello nazionale per via delle nuove restrizioni imposte dal DPCM 3 novembre 2020;
- proroga del termine di versamento del secondo acconto per ulteriori soggetti, non ricompresi nel primo decreto ristori, che applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale;
- sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali per i datori di lavoro privati con sede operativa nei territori interessati dalle nuove misure restrittive;
- anche per i settori colpiti nelle zone rosse, cancellazione della rata IMU di dicembre per i proprietari e i gestori;
- anche per i settori colpiti nelle zone rosse, credito d’imposta cedibile al 60% per gli affitti commerciali dei tre mesi di ottobre, novembre e dicembre;
- congedo straordinario per i genitori in caso di chiusura delle scuole secondarie di primo grado;
- bonus baby-sitting per le regioni in zona rossa.
Fonte: Omnia del Sindaco