Riapertura Scuole 14 settembre 2020: ecco le linee guida ufficiali

Scuole

La scuola che inizierà settembre, per rispettare il distanziamento previsto ad oggi dal Comitato tecnico-scientifico (1 metro di distanza fra le “rime buccali degli alunni”), avrà bisogno di più spazi

MIUR – linee guida riapertura scuole – 27luglio2020.pdf


La ministra dell’Istruzione Azzolina e il premier Conte hanno presentato le linee guida ufficiali per la ripresa della scuola, fissata in tutta Italia per il prossimo 14 settembre 2020.


Le date di riapertura

Dal primo settembre le scuole riapriranno per il recupero degli apprendimenti delle studentesse e degli studenti che non hanno raggiunto la sufficienza alla fine dell’anno scolastico appena concluso e di tutti gli alunni che i docenti vorranno far partecipare in base alle esigenze della loro classe. Dal 14 settembre cominceranno le lezioni.


Scuole igienizzate e in sicurezza

Le scuole saranno pulite costantemente e ci saranno prodotti igienizzanti, saponi e tutto quanto servirà per assicurare la sicurezza di alunne e alunni e del personale. Per questo scopo sono già stati erogati alle istituzioni scolastiche 331 milioni che potranno essere utilizzati anche per piccoli interventi di manutenzione e arredi innovativi.


Più spazi per la scuola

La scuola che inizierà settembre, per rispettare il distanziamento previsto ad oggi dal Comitato tecnico-scientifico (1 metro di distanza fra le “rime buccali degli alunni”), avrà bisogno di più spazi. Il Ministero ha messo a punto in queste settimane un ‘cruscotto’, un sistema informatico che incrocia i dati relativi a aule, laboratori, palestre disponibili con il dato delle studentesse e degli studenti e la distanza da tenere. Questo strumento consentirà di individuare, comune per comune, scuola per scuola, le priorità di intervento e gli alunni a cui sarà necessario trovare nuovi spazi in collaborazione con gli Enti locali. Uno strumento rapido per poter agire chirurgicamente sulle situazioni più complesse. Secondo i dati dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica ci sono poi circa 3mila edifici scolastici dismessi che possono essere recuperati. Si useranno anche spazi esterni, attraverso patti con il territorio, per una didattica che possa svolgersi anche nei musei, negli archivi storici, nei teatri, nei parchi.


Più didattica laboratoriale e flessibilità

Le linee guida sollecitano una didattica meno frontale e più laboratoriale, in piccoli gruppi e non necessariamente in classe, ma anche in spazi diversi per coniugare la necessità di distanziamento con l’innovazione. Sarà favorito l’acquisto di nuovi arredi, come i banchi singoli di nuova generazione che consentono una didattica più collaborativa. La didattica digitale potrà essere integrata con quella in presenza ma solo in via complementare nella scuola secondaria di II grado.


Priorità a infanzia e alunni con disabilità

Nel lavoro che sarà fatto dalle scuole e ai tavoli regionali massima priorità sarà data ai più piccoli, che più di tutti hanno sofferta la chiusura della scuola in questi mesi e agli alunni con disabilità.


Formazione del personale e informazione

Il personale sarà formato sui temi della sicurezza e anche sulle nuove tecnologie per non disperdere il lavoro fatto durante la chiusura delle scuole per l’emergenza. Ci sarà una campagna informativa sui comportamenti responsabili da tenere che coinvolgerà anche genitori e studenti.


Il Comitato tecnico-scientifico

Le indicazioni su distanziamento, mascherine, misure di igiene sono contenute nei documenti elaborati dal Comitato Tecnico-Scientifico allegati alle Linee guida per le scuole. I documenti saranno aggiornati periodicamente. Il Comitato si è già riservato la possibilità di rivalutare a ridosso della ripresa scolastica la necessità dell’obbligo di mascherina, sulla base dei d